Rinoplastica non chirurgica
In alternativa ai più invasivi interventi di rinoplastica classica, è possibile ottenere ottimi risultati di chirurgia estetica attraverso la cosiddetta rinoplastica non chirurgica, una metodica che prevede l’inoculazione sottocutanea di sostanze biocompatibili dette filler, che rimodellano l’aspetto del naso senza dover ricorrere ad incisioni chirugiche.
Il principio è sostanzialmente l’opposto degli interventi di rinoplasticha chirurgica: piuttosto che demolire le strutture ossee e cartilaginee interne ed esterne, e rimodellarne nella forma desiderata, si aumenta la massa del naso riempendo le zone depresse, e livellando quindi le imperfezioni come gobbe, avvallamenti, gibbosità, o rialzando la punta.
Il vantaggio più evidente è quello di non dover ricorrere alla sala operatoria: l’intervento è effettuato in sola anestesia locale, dura circa 30 minuti, e non comporta periodi di convalescenza. Il paziente può tornare immediatamente alle sue attività quotidiane, la procedura non presenta le complicazioni normalmente successive ad un intervento di rinoplastica invasiva, e il costo è significativamente più contenuto (circa 600 euro).
I principali limiti e svantaggi di questa operazione, sono però legati alla durata non permanente dell’operazione (i fillers vengono riassorbiti nel giro di 12-18 mesi), e l’impossibilità di operare su nasi già di per sé troppo voluminosi, o con difetti troppo significativi che questa tecnica non riesce a risolvere.
I filler utilizzati per questa operazione si dividono in permanenti e assorbibili, a seconda della durata, e della capacità dell’organismo di dissolverli progressivamente. Inoltre in alcuni casi si tratta di sostanze che possono essere dissolte attraverso l’uso di enzimi, rendendo reversibile l’operazione.
Il più comunemente utilizzato tra i fillers è l’acido ialuronico, un glicosaminoglicano naturalmente presente nel nostro organismo come componente dei tessuti connettivi ed epiteliali. E’ la sostanza più sicura, totalmente non allergica e reversibile, ma ha breve durata (da 6 mesi a un anno circa).
L’idrossiapatite calcica è invece una componente strutturale della parte mineralizzata delle ossa, e quindi anch’essa anallergica, possiede maggiore consistenza e robustezza dell’acido ialuronico, ed ha una durata leggermente maggiore, a scapito però della non reversibilità.
Filler permanenti sono invece il silicone liquido, utilizzato come gocce micronizzate, e il gel di poliacrilamide (Aquamid®), composto per il 97.5% di acqua gelificata in poliacrilamide, ed utilizzato in Europa e Asia anche per operazioni minori di body-contouring. E’ anche disponibile in commercio il polimetilmetacrilato (Artefill®), un materiale plastico micronizzato e sospeso in un gel di collagene bovino (e quindi dotato di potere allergizzante), già utilizzato nella fabbricazione di protesi dentarie e lenti intraoculari rigide.