Rimodellare il sedere: gluteoplastica
Se ne sente parlare sempre più spesso, in bene o in male ma se ne parla. Di glutei. Dimenticato ormai quello di Pippa, forse ritoccato perfino quello di Belèn Rodriguez, sarà che il lato B si stia prendendo una rivincita sul lato A, il seno, da sempre simbolo della femminilità?
Vediamo in particolare quali sono le soluzioni che ci propone la chirurgia plastica per il nostro sedere.
Sono molte le donne che ricorrono al chirurgo plastico per ritoccare carenze o eccessi di volume, alla ricerca di stratagemmi per mantenere “up” un lato che per natura, specialmente col tempo e con le diete, tende a scendere. A quale modello ispirarsi? Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Da quello generoso della ormai inflazionata icona del fondoschiena latino Jennifer Lopez o della regina del R&B Beyoncé o quello più europeo di Nina Moric.
Esistono vari ritocchi possibili da eseguire sui glutei tramite gli interventi di gluteoplastica.
Nella maggior parte dei casi il problema dei glutei è un volume esagerato ed una mancanza di armonia nella forma. In questo caso la tecnica ideale è la liposcultura. Il chirurgo diventa uno “scultore” il cui compito è estrarre dal “blocco” una forma definita. Occorre che il chirurgo sappia aspirare tessuto adiposo dove si trova in eccesso, nel gluteo stesso, e reiniettare tessuto adiposo dove manca.
Quando invece i glutei sono troppo piatti, se sono carenti di proiezione ed è presente un po’ di cedimento la soluzione migliore è la lipostruttura, ovvero il trapianto di tessuto adiposo opportunamente aspirato, trattato e reiniettato dove necessario.
I risultati che si possono ottenere con questa tecnica sono molto buoni ma occorre poter aspirare quantità talvolta importanti di tessuto adiposo che quindi deve essere necessariamente presente in altre zone (fianchi, pancia, gambe). Questo tipo di intervento è molto interessante perché la percentuale di attecchimento definitivo è circa del 50% del prodotto iniettato, cioè il grasso reiniettato non verrà col tempo riassorbito completamente come accade generalmente con i filler, ma ne rimarrà circa una metà.
Nel caso in cui non ci fosse grasso da prelevare, esiste già da anni un acido ialuronico macromolecolare studiato appositamente per gli aumenti volumetrici del corpo. Si inietta con una cannula sottile, con esiti cicatriziali minimi e sempre confinati e nascosti nella piega glutea. I risultati durano per un anno.
Questa tecnica, semplice e veloce, è ottima per modellamenti circoscritti o di tutto il gluteo su una base già abbastanza definita. I risultati sono apprezzabili immediatamente è il ritorno alle normali applicazioni è rapidissimo.
Oltre a queste tecniche, per risolvere un problema di glutei piatti e svuotati si può ricorrere all’implementazione di protesi, intervento però di gran lunga più complesso e non privo di complicazioni: lo spostamento, l’infezione e il rigetto dell’impianto è infatti tutt’altro che improbabile.
Se si ha invece un cedimento importante della parte alta del gluteo il chirurgo può eseguire una torsoplastica ovvero la rimozione di una losanga di cute al di sopra dei glutei. Tale metodica, gravata da un alto tasso di complicanza, porta al sollevamento dell’intera regione glutea superiore.
Se il cedimento importante, invece, riguarda la parte inferiore si procede all’asportazione di una losanga cutaneo-adiposa collocata lungo il solco gluteo in modo da eliminare la cute in eccesso. La cicatrice cade nel solco gluteo e prosegue nel solco inguinale ed è in genere poco visibile